IMMAGINARE IL MONDO - Storie di esplorazioni, scoperte e mostri marini dalla Biblioteca Antica dell'Archivio di Stato di Torino
27-29 settembre 2024, Archivio di Stato di Torino - sezione Corte
Aperture: venerdì 27 19-22, sabato 28 15-18, domenica 29 10-13 - Consulta la pagina dell'evento sul sito dell'Archivio di Stato di Torino
Il tema “Patrimonio in cammino” proposto dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea per le Giornate Europee del Patrimonio 2024 ha ispirato l’allestimento di questo percorso espositivo dedicato alle esplorazioni, che permette di valorizzare straordinarie opere a carattere storico, geografico e letterario conservate nella Biblioteca Antica dell'Archivio di Stato di Torino, tra cui illustrazioni cosmografiche, atlanti, carte geografiche, portolani, resoconti di viaggio, trattati sulla navigazione. Le opere esposte, in gran parte di area o di provenienza spagnola, testimoniano il fitto scambio culturale tra la penisola iberica e il Ducato di Savoia: nella Biblioteca Antica sono conservati portolani maiorchini, la Historia general de los hechos de los castellanos di Herrera, il Regimiento de navegación di García de Céspedes. Oltre a sottolineare l'interesse sabaudo per le notizie dal Nuovo Mondo, la mostra pone altresì l'accento sulle scoperte, in particolare sulle isole fittizie (Thule, Frislanda, ...) e sulle curiosità provenienti da territori ignoti e remoti, come i mostri marini raccontati da Olao Magno nella Historia de gentibus septentrionalibus -esposta nella mostra- e rappresentati da Ortelius, Münster, Mercatore nei loro atlanti: l'eco di questi elementi (terre fantastiche e mostri marini) nella letteratura verrà mostrato attraverso la lettura di alcuni passi de Los trabajos de Persiles y Sigismunda di Miguel de Cervantes.
La mostra, nata dalla collaborazione del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino con l'Archivio di Stato, apre in anteprima durante la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori e propone altresì al pubblico una riflessione sul tema dell’esposizione e dell’accessibilità delle opere su carta, sviluppata insieme alla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Il percorso espositivo si struttura in tre tappe, La memoria e l’innovazione: manuali, carte nautiche, enciclopedie, Racconti dal settentrione: isole immaginarie, creature esotiche, mostri marini e Relazioni di viaggio e scoperte. Le isole immaginarie del Nord Europa. Sulla pagina dell'evento all'interno del sito web dell'Archivio di Stato di Torino è possibile navigare tra le tre tappe e leggere i relativi approfondimenti proposti.
ARCHIVISSIMA - La notte degli archivi 2024
"No olvidéis de mí". Passioni e affetti dell'Infanta Caterina nella Torino del XVI secolo
07 giugno 2024, Archivio di Stato di Torino - sezione Corte
Apertura: venerdì 07 giugno 19-22 - Consulta la pagina dell'evento sul sito dell'Archivio di Stato di Torino.
Il 10 agosto 1585 il duca di Savoia Carlo Emanuele I e la sua sposa Catalina Micaela d’Austria fanno il loro ingresso trionfale a Torino, città dove l’Infanta trascorrerà quasi metà della sua breve vita. Donna intelligente e appassionata, competente in materia di gestione dello Stato e fedele alleata del marito, la nuova duchessa di Savoia era davvero “degna figlia di tale padre”, come era stata salutata durante il suo ingresso: Catalina era infatti figlia secondogenita del re di Spagna Filippo II, che aveva concesso la mano della figlia a Carlo Emanuele dopo lunghe trattative e forse come segno di gratitudine per i servizi resi al comando delle truppe spagnole dal duca Emanuele Filiberto –padre di Carlo–, artefice dell’epocale vittoria di San Quintino contro la Francia.
Numerosi luoghi di Torino conservano ancora oggi il segno del passaggio dell’Infanta: tra tutti ricordiamo il toponimo dei quartieri torinesi di Mirafiori Nord e Sud e del borgo Mirafiori, che devono il loro nome all’ormai scomparso castello di Miraflores, voluto da Carlo Emanuele come residenza della moglie e caratterizzato da splendidi giardini.
Le testimonianze più preziose del periodo torinese di Catalina sono conservate in biblioteche e archivi della città, in particolare nell’Archivio di Stato, che custodisce numerosi documenti relativi all’Infanta: il contratto matrimoniale, le poesie scritte in occasione delle nozze, le relazioni di viaggio, le lettere di Filippo II, l’inventario dei gioielli e dei vestiti e molto altro.
Tra i testi conservati, spiccano le oltre mille lettere spedite dalla duchessa al marito, nelle quali emerge la rilevanza del suo contributo alla politica sabauda e il carattere di sposa fedele e appassionata, capace di abbandonarsi a momenti di toccante sensibilità come quando, al culmine del dispiacere per la frequente lontananza del marito, si rivolge a lui con queste parole: “Dios sabe la soledad que paso a las noches sin mi vida y en todo tiempo y en la cama y así suplico os acordéis de mí cuando estéis en ella y siempre”, “Dio sa la solitudine che provo durante le notti, senza [di te che mi dai] la vita, e in ogni momento, e nel letto, e con queste parole, vi supplico di ricordarvi di me quando siete nel letto e sempre”.
“Esplorare le passioni è un modo per dare spazio alle idee che hanno smosso il mondo, all’utopia che ha animato i popoli, alla bellezza degli incontri, al piacere dei corpi, alla libertà dei pensieri, al miracolo della sapienza, all’arte della meraviglia, alle mappe dei desideri”. Cogliendo la proposta di Archivissima 2024, l’Archivio di Stato e il Dipartimento di Studi Umanistici propongono una notte di esplorazione tra le carte che hanno ispirato gli studenti per la realizzazione del podcast in otto puntate che verrà pubblicato proprio in occasione della Notte degli Archivi.
Eccezionali custodi della memoria, i documenti ci permettono di mantenere vivo il ricordo di donne straordinarie come Catalina che con parole senza tempo sembra ancora oggi dirci: “No olvidéis de mí, pues pensar que me tenéis en la memoria me tiene en vida”, “non dimenticatevi di me, perché sapere che mi pensate mi tiene in vita”.